Nasce a Forlì il 6 aprile 1498, da Caterina Sforza e da Giovanni de’ Medici, il Popolano. Battezzato col nome di Lodovico, in memoria dello zio materno, il Moro, prende il nome del padre mortogli il 14 settembre. Passa una infanzia travagliatissima per le tantissime insidie tese alla madre dai Borgia, assistito amorevolmente dalla sorellastra Bianca, primogenita di Caterina e di Girolamo Riario. Protetto da Papa Leone X, si distingue in tantissime imprese belliche. Nel 1522 lo troviamo in San Secondo a difendere i territori insidiati alla sorella e ai nipoti da parenti famelici. Interviene alle nozze del nipote prediletto Pier Maria nel 1523. Nel 1525 è ferito alla gamba destra a Pavia e passa la successiva convalescenza tra San Secondo, Mantova, Abano e Venezia. Il 25 novembre 1526, mentre tenta di ostacolare la calata dei Lanzichenecchi, viene ferito a morte nei pressi di Governolo. Muore a Mantova, in casa di Luigi Gonzaga, alcuni giorni dopo, il 30 novembre, nonostante l’amputazione della gamba destra, amorevolmente assistito da Pietro Aretino e Giovan Girolamo de’ Rossi. Il suo ricordo resta perenne nella Rocca di San Secondo, immortalato in affresco da Orazio Samacchini attorno al 1570.