Il nome della Contrada Dragonda trae origine dalla polena di aspetto terrificante, con inciso il nome “Dragonda”, sita a prua della galea che trasportava Pier Maria II Rossi “il Magnifico” al comando delle truppe milanesi, nella vittoriosa battaglia fluviale svoltasi nel 1448 nei pressi di Cremona, contro i veneziani.
La notizia che i Veneziani erano ormai giunti a Casalmaggiore risalendo l’Eridano con le loro navi, viene annunciata dal messaggero inviato da Pier Maria II allo Sforza di cui era a servizio. Ludovico il Moro arma la flotta fluviale di stanza a Cremona ponendovi al comando il Rossi. Sulla galea del comandante garrisce la bandiera col leone rampante del casato rossiano. A prua una polena di aspetto terrificante tiene tra gli artigli un nastro dorato con inciso il nome “DRAGONDA”. Due leoni, per coraggio e per valore, si sarebbero scontrati in battaglia: il leone rossiano ed il leone dell’evangelista Marco, simbolo della Serenissima Repubblica veneta. Pier Maria comanda le artiglierie di puntare su Casalmaggiore, mentre lui sarebbe sceso lungo il Po in attesa del momento propizio. Sul far della sera la galea del “Magnifico” è a Sacca di Colorno dove attende la notte. Nell’oscurità Pier Maria fa spostare la flotta verso lo sbocco del canale, ed alle prime luci del giorno successivo, ordina l’attacco. Le artiglierie da terra cominciano a bombardare Casalmaggiore. I veneziani si difendono tenacemente e l’ammiraglio Quirini da ordine alle navi di lasciare il porto. Trovano però lo sbarramento della flotta milanese che li chiude in una morsa di fuoco. Era il 6 giugno 1448 e Pier Maria tornava vincitore nei suo possedimenti sansecondini. I colori della contrada sono il blu e il giallo.