Due potrebbero essere le origini del nome della contrada di Castell’Aicardi: la prima la farebbe derivare da Aicardo potente signore del luogo nel X secolo, la seconda da Castrum Cardi cioè accampamento fortificato presso il cardo.
Nel gennaio del 1482 Ludovico il Moro, nominato governatore di Parma, da ordine al suo esercito di portarsi all’assedio di San Secondo. Pier Maria II, nonostante l’età, tiene testa all’infuriare delle artiglierie nemiche e con ardite sortite obbliga l’assediante a retrocedere oltre il Taro (morto) ed il Parola. Successivamente ferito, si ritira a Torrechiara dove morirà l’anno stesso, lasciando alla difesa di San Secondo il figlio Guido. Contro la Rocca, il 18 agosto 1482 muovono le truppe comandate da Tommaso Conte di Saluzzo, contrastate da Guido Rossi che li attacca presso Castell’Aicardi. Esisteva a quel tempo un terrapieno che proseguiva fino ai “Sabbioni” e Guido raccolte tutte le forze possibili, mette i contadini a presidiare l’argine portasi poi nei pressi della “Torre”ad attendere i milanesi. Lo scontro fu durissimo, gli invasori colti di sorpresa, cercano di sfondare le difese, ma un’accanita difesa dei contadini impedisce alle truppe nemiche di scavalcare il terrapieno . Per tale ardimento le genti di Castell’Aicardi ottengono grandi riconoscimenti dai Rossi di San Secondo. Qualche mese dopo i milanesi, raccolte nuove forze, riescono ad espugnare la rocca il 12 ottobre 1482. I colori della contrada sono viola e verde.